Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1064 del 2022

ECLI:IT:TARVEN:2022:1064SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di inibizione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) in sanatoria non deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento e dal preavviso di rigetto di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990, in quanto la SCIA non costituisce un'istanza di parte per l'avvio di un procedimento amministrativo da concludersi in forma tacita, bensì una dichiarazione di volontà privata di intraprendere una determinata attività ammessa direttamente dalla legge, nelle forme della c.d. autoamministrazione. L'amministrazione può, pertanto, esercitare i propri poteri di controllo e inibizione senza dover previamente comunicare l'avvio del procedimento e il preavviso di rigetto al segnalante. Nell'esercizio di tali poteri, l'amministrazione può inibire gli effetti della SCIA in sanatoria presentata dal privato qualora accerti, sulla base di un'adeguata istruttoria e motivazione, che l'intervento realizzato in difformità dai titoli edilizi precedentemente rilasciati comporta un aumento volumetrico dell'immobile, in contrasto con la normativa urbanistica vigente che vieta espressamente alterazioni volumetriche, planimetriche e di sagoma, nonché alterazioni delle quote di imposta e di colmo delle coperture. Tale accertamento può avvenire anche attraverso il confronto tra la rappresentazione grafica dello stato di fatto contenuta negli elaborati allegati alla SCIA e la documentazione fotografica relativa all'immobile, senza che ciò integri un travisamento dei fatti. Inoltre, l'impossibilità di ottenere la sanatoria edilizia rende improcedibile l'istanza volta al rilascio dell'autorizzazione paesaggistica postuma, in quanto quest'ultima costituisce atto presupposto, ancorché autonomo, rispetto al titolo edilizio. Pertanto, il mancato avvio del subprocedimento finalizzato al rilascio del decreto di accertamento della compatibilità paesaggistica non determina l'illegittimità del provvedimento di inibizione della SCIA in sanatoria.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/06/2022

N. 01064/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00713/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 713 del 2017, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Verona, via ((omissis)) 4;

contro

Comune di Verona, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Verona, piazza Bra 1;

nei confronti

((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da…

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