Consiglio di Stato sentenza n. 5256 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:5256SENT

Massima

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Il vincolo di inedificabilità relativa derivante dalla legge regionale n. 56/1980, che impone il divieto di edificazione nella fascia di 300 metri dal confine del demanio marittimo, costituisce un vincolo di natura inderogabile che esclude la possibilità di condono edilizio per le opere realizzate successivamente alla sua imposizione, anche qualora le stesse risultino conformi agli strumenti urbanistici. Pertanto, sono condonabili soltanto le opere realizzate su immobili assoggettati a tale vincolo dopo la loro realizzazione, e solo per esse si pone l'esigenza della verifica delle ulteriori condizioni della conformità urbanistica. Nelle zone sottoposte a vincolo paesistico, sia esso assoluto o relativo, è consentita la sanatoria dei soli abusi formali, essendo escluso il condono per gli incrementi volumetrici o di superficie. L'approvazione del piano urbanistico territoriale tematico (PUTT/p) non incide sulla sussistenza del vincolo di inedificabilità relativa, in quanto tale vincolo era già vigente nel momento in cui sono state realizzate le opere abusive, e la successiva individuazione dei "territori costruiti" esenti dal vincolo costituisce una eccezione alla regola generale che non può trovare applicazione retroattiva. Inoltre, il riferimento nell'atto amministrativo impugnato a norme diverse da quelle direttamente applicabili al caso di specie, come l'art. 2 della legge regionale n. 28/2003, non integra un vizio di legittimità, ma rappresenta un'ulteriore esplicitazione del principio di non condonabilità degli abusi commessi su immobili per i quali sussiste un vincolo preesistente di natura inderogabile.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/07/2021

N. 05256/2021REG.PROV.COLL.

N. 08441/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8441 del 2018, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, viale G. Mazzini n. 73;

contro

Comune di Polignano a Mare, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Bari, via R. Imbriani 69;
Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentat…

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