Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35566 del 2 agosto 2019

ECLI:IT:CASS:2019:35566PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere può essere legittimamente applicata nei confronti di un soggetto indagato per il delitto di associazione di tipo mafioso e concorso in estorsione aggravata, in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di concreti e attuali pericula libertatis, anche sulla base di presunzioni di legge. In particolare, la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza può essere desunta da elementi indiziari quali la partecipazione dell'indagato a riunioni tra esponenti di gruppi mafiosi contrapposti finalizzate alla gestione di attività illecite, i risultati di servizi di osservazione e controllo, le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, nonché l'assenza di elementi che possano smentire il quadro indiziario. Quanto alle esigenze cautelari, la loro attualità e concretezza può essere desunta dalla natura e gravità dei reati contestati, nonché dalla posizione rivestita dall'indagato nell'ambito dell'associazione criminale, anche in assenza di una specifica qualifica di capo o promotore, in applicazione delle presunzioni di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. L'omessa trasmissione al giudice del riesame dei verbali di trascrizione delle conversazioni intercettate rilevanti, ove tempestivamente richiesti dalla difesa, può determinare una nullità di ordine generale a regime intermedio ai sensi dell'art. 178, lett. c), c.p.p., qualora tale vizio sia stato ritualmente dedotto e il tribunale non abbia potuto acquisire il relativo supporto fonico entro il termine perentorio di cui all'art. 309, comma 9, c.p.p. Tuttavia, tale nullità non può essere fatta valere con il ricorso per cassazione qualora la difesa non l'abbia tempestivamente eccepita in sede di riesame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. ROMANO Michel - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 08/04/2019 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROMANO Michele;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LIGNOLA Ferdinando, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;
udito il difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Co…

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