Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9230 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:9230SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse quando, a seguito di provvedimenti successivi al deposito del ricorso, il ricorrente perde l'interesse originario all'annullamento dell'atto impugnato. Ciò si verifica, ad esempio, quando il Comune emette un provvedimento di diniego del titolo abilitativo in sanatoria richiesto dal ricorrente, senza che quest'ultimo provveda a impugnare tale diniego. In tal caso, il ricorso originario diviene privo di interesse e deve essere dichiarato improcedibile, con compensazione delle spese di giudizio, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente. La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse quando, a seguito di provvedimenti successivi al deposito del ricorso, il ricorrente perde l'interesse originario all'annullamento dell'atto impugnato, come nel caso in cui il Comune emetta un provvedimento di diniego del titolo abilitativo in sanatoria richiesto dal ricorrente, senza che quest'ultimo provveda a impugnare tale diniego. In tali ipotesi, il ricorso originario diviene privo di interesse e deve essere dichiarato improcedibile, con compensazione delle spese di giudizio, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente.

Sentenza completa

N. 10009/2005
REG.RIC.

N. 09230/2014 REG.PROV.COLL.

N. 10009/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10009 del 2005, proposto da ((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio, in Roma, viale ((omissis)), 114/B;

contro

il Comune di Monterotondo, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via Fornovo, 3;

per l'annullamento

del provvedimento prot. n. 24073 del 06.07.2005 con cui è ordinata la demolizione di opere asseritamente abusive e il ripristino dello stato dei luoghi;

di tutti gli atti preordinati, …

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