Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46698 del 3 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:46698PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di un provvedimento cautelare, deve verificare che essa sia effettiva, non manifestamente illogica, non internamente contraddittoria e non logicamente incompatibile con altri atti del processo. L'interpretazione del contenuto delle intercettazioni, anche se criptico o cifrato, è questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di travisamento della prova. La valutazione complessiva degli indizi, circa la loro gravità e qualità, rientra nell'ambito del giudizio di fatto riservato al giudice di merito, non sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione alternativa degli elementi indiziari a quella del giudice di merito, se questa non risulta manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 561/2012 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA, del 30/04/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

lette le conclusioni del PG Dott. GIALANELLA Antonio che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 30/4/2012, il Tribunale Distrettuale del Riesa…

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