Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35321 del 22 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:35321PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento mediante incendio (art. 424 c.p.) si configura quando l'agente, al solo scopo di danneggiare la cosa altrui, appicca il fuoco a un bene, senza che sia necessaria la propagazione delle fiamme o il pericolo per la pubblica incolumità, essendo sufficiente l'appiccamento del fuoco a un materiale altamente infiammabile come un materasso. L'elemento soggettivo richiesto è il dolo specifico di danneggiare la cosa, a differenza del delitto di incendio (art. 423 c.p.) che richiede il dolo generico di cagionare l'evento con fiamme che tendono a propagarsi in modo da creare un effettivo pericolo per la pubblica incolumità. Pertanto, la valutazione della capacità di intendere e di volere dell'imputato al momento del fatto, anche in presenza di disturbi psichici, deve essere effettuata in relazione alla sussistenza del dolo specifico richiesto per il reato di danneggiamento mediante incendio, non essendo necessario che l'infermità mentale incida in modo significativo sulla capacità di intendere e di volere. Inoltre, la motivazione sulla negazione delle circostanze attenuanti generiche, ancorata a un apprezzamento di merito, non è sindacabile in sede di legittimità, così come l'entità della pena inflitta, in assenza di manifesta illogicità o travisamento delle prove.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/10/2020 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TERESA LIUNI;
udito il Procuratore generale, FRANCA ZACCO, la quale ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
L'avvocato (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS), conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 7/10/2020 la …

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