Cassazione penale Sez. II sentenza n. 47377 del 16 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:47377PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, è tenuto a verificare la congruenza della motivazione del provvedimento del tribunale del riesame rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter sindacare la ricostruzione dei fatti e la valutazione dell'attendibilità delle fonti operata dal giudice di merito. L'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari è rilevabile in sede di legittimità soltanto ove si traduca in violazione di specifiche norme di legge o in mancanza o manifesta illogicità della motivazione. Il giudice di legittimità, pertanto, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la correttezza del ragionamento seguito da quest'ultimo, senza poter riesaminare nel merito le risultanze probatorie. La motivazione del provvedimento del tribunale del riesame, ove risulti congrua e non manifestamente illogica o contraddittoria, non è sindacabile in sede di legittimità, essendo precluso al giudice di cassazione di sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PACILLI G. Anna - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma - sezione del riesame del 5.5.2017;
Visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;
Udita nell'udienza camerale del 5.10.2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott.ssa Giuseppina Anna Rosaria Pacilli;
Udito il Sostituto Procuratore Generale in persona del Dott. VIOLA Alfredo Pompeo, che ha concluso chiedendo di dichiarare l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza emes…

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