Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16692 del 19 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16692PEN

Massima

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Il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso si configura quando la condotta del reo, anche in assenza di un'effettiva appartenenza a un'associazione mafiosa, sia idonea a evocare nella vittima la forza intimidatrice tipica del vincolo associativo, ingenerando la convinzione che l'agente faccia parte di tale compagine criminale e possa avvalersi della sua capacità di condizionamento del territorio e di controllo di attività economiche. L'aggravante non richiede la prova di collegamenti con associazioni mafiose operanti sul territorio, essendo sufficiente che le minacce richiamino alla mente e alla sensibilità della persona offesa la forza intimidatrice tipicamente mafiosa, anche solo ingenerando la convinzione dell'appartenenza dell'agente a tale contesto. Ai fini della configurabilità del reato di estorsione consumato, è irrilevante che la vittima abbia agito sotto il controllo della polizia giudiziaria, essendo sufficiente che la cosa estorta sia stata effettivamente consegnata all'agente, indipendentemente dalla provenienza del denaro e dalle ragioni soggettive che hanno indotto la persona offesa ad aderire alla pretesa estorsiva. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche è legittimo quando fondato sulla valutazione della gravità delle condotte, del loro carattere premeditato e professionale, nonché della mancanza di elementi favorevoli desumibili dal comportamento processuale, senza che ciò comporti una violazione del principio del "ne bis in idem" per il fatto che tali elementi siano stati considerati sia ai fini della determinazione della pena base che del diniego delle attenuanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/12/2021 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TUTINELLI VINCENZO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ZACCO FRANCA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' dei ricorsi.
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) de…

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