Consiglio di Stato sentenza n. 3018 del 2017

ECLI:IT:CDS:2017:3018SENT

Massima

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Il permesso di costruire in sanatoria ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 può essere legittimamente negato dalla Pubblica Amministrazione qualora l'intervento edilizio realizzato abusivamente in zona agricola non rispetti i limiti di altezza massima previsti dalla normativa regionale vigente al momento della presentazione della domanda di sanatoria, anche qualora l'opera fosse stata conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia previgente. Infatti, la deroga ai limiti di altezza degli annessi agricoli può essere concessa solo in sede di approvazione preventiva di un piano di utilizzazione aziendale (PUA) ex art. 57 della legge regionale n. 38/1999, sulla base di una valutazione discrezionale della Pubblica Amministrazione in merito alle comprovate esigenze tecniche, e non può essere riconosciuta in sede di accertamento di conformità a posteriori. Pertanto, la mancanza del requisito della "doppia conformità" urbanistica ed edilizia al momento della presentazione della domanda di sanatoria, unitamente all'impossibilità di derogare ai limiti di altezza in sede di accertamento di conformità, legittima il diniego del permesso di costruire in sanatoria da parte della Pubblica Amministrazione, senza che ciò comporti una violazione del principio di tutela dell'affidamento o del principio di uguaglianza. Infatti, la legge regionale n. 38/1999 mira al recupero del patrimonio edilizio esistente in zona agricola, ma solo attraverso gli strumenti previsti dalla normativa, come gli interventi di manutenzione, restauro e ristrutturazione edilizia, e non mediante la sanatoria di opere abusive realizzate in violazione dei limiti dimensionali stabiliti, la quale non rientra tra le previsioni normative e non può essere surrogata dal giudice amministrativo in assenza di espressa previsione legislativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/06/2017

N. 03018/2017REG.PROV.COLL.

N. 04713/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 4713/2014 RG, proposto dalla Azienda agricola eredi di ((omissis)), con sede in Cisterna di Latina (LT), in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Roma, via Nicotera n. 29,

contro

il Comune di Cisterna di Latina, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Roma, via Alberico II n. 4, presso l’avv. ((omissis));

per la riforma

della sentenza del TAR. Lazio – Latina, n. 849/2013, resa tra le parti e concernente il diniego del permesso di costruire in sanatoria;

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