Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25292 del 26 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:25292PEN

Massima

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Il giudice può applicare la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e della confisca di beni nei confronti di un soggetto che abbia manifestato una pericolosità sociale generica, coincidente con l'inizio di una sproporzione tra il suo patrimonio e i redditi leciti, e una successiva pericolosità qualificata, dimostrata dalla commissione abituale di reati, in particolare di importazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, finalizzati ad agevolare un clan di stampo mafioso. Tale pericolosità può ritenersi attuale anche in assenza di recenti condotte delittuose, qualora il soggetto non abbia mutato il proprio stile di vita e continui a mantenere rapporti con ambienti criminali, dimostrando una spiccata capacità a delinquere e a trarre dal crimine i mezzi per garantirsi un elevato tenore di vita, nonostante l'assenza di redditi leciti. Il giudice può disporre la confisca di beni acquisiti dal proposto o da suoi prossimi congiunti, anche in epoca antecedente ai reati accertati, qualora risulti una sproporzione tra il patrimonio e i redditi leciti, in assenza di una plausibile giustificazione della provenienza di tali beni. Il giudizio sulla pericolosità sociale deve essere effettuato sulla base di un compendio indiziario complessivo, senza che possa essere accolto un approccio parcellizzato che tenda a scomporre in segmenti distinti il percorso criminale del soggetto. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso il decreto che applica misure di prevenzione è ammesso solo per violazione di legge, essendo preclusa la deduzione dell'illogicità manifesta della motivazione, salvo il caso di motivazione inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Relatore

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
Sul ricorso proposto da
Ga.Al. nato a R il (Omissis)
avverso il decreto reso il 19 settembre 2023 dalla Corte di appello di Roma
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal Consigliere ((omissis)) BORSELLINO; Lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)) che ha chiesto l'inammissibilità del ricorso e la memoria difensiva del 13 aprile 2024 dell'avv. Fa. che ha insistito nei motivi di ricorso e proposto motivi nuovi
RITENUTO IN FATTO
1.Con il decreto impugnato la Corte di appell…

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