La regolarizzazione del rapporto locativo di alloggi di edilizia residenziale pubblica occupati sine titulo è disciplinata dalla legge regionale n. 13 del 2000, la quale prevede che tale possibilità sia circoscritta alle sole occupazioni esistenti alla data del 31 dicembre 2010. Il requisito temporale dell'occupazione anteriore al 31 dicembre 2010 è tassativo e non suscettibile di interpretazione estensiva, con la conseguenza che l'istanza di regolarizzazione non può essere accolta qualora l'occupazione dell'alloggio sia iniziata successivamente a tale data. Inoltre, il subentro nel rapporto locativo a seguito del decesso dell'assegnatario o dell'aspirante assegnatario, disciplinato dall'art. 14 della legge regionale n. 18 del 1997, non è applicabile ai casi di occupazione abusiva, essendo tale istituto circoscritto alle sole ipotesi di legittima assegnazione o domanda di assegnazione. Pertanto, il rigetto dell'istanza di regolarizzazione è legittimo qualora l'occupazione dell'alloggio sia iniziata dopo il 31 dicembre 2010 e non sussistano i presupposti per il subentro ai sensi dell'art. 14 della legge regionale n. 18 del 1997, in particolare il requisito della stabile convivenza con il dante causa per almeno due anni antecedenti il decesso. La motivazione del provvedimento di diniego, anche se succinta, è adeguata laddove chiarisca in modo puntuale i motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza, senza che assuma rilievo l'omessa indicazione dell'autorità giudiziaria competente e dei relativi termini di impugnazione, trattandosi di mera irregolarità che non determina l'invalidità dell'atto.