Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18928 del 30 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:18928PEN

Massima

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Il dolo diretto è configurabile quando l'agente, pur non perseguendo l'evento morte come scopo finale, prevede e accetta l'evento stesso come altamente probabile, dimostrando una volontà omicidiaria attraverso la reiterazione e la violenza dei colpi inferti, la zona vitale attinta e la natura proditoria dell'aggressione, senza che la mancata verificazione dell'evento letale possa escludere la sussistenza del dolo diretto. La legittima difesa e l'eccesso colposo in essa non sono configurabili quando l'imputato, risentito per motivi banali, è stato il primo ad aggredire la vittima estraendo un coltello e colpendola, senza che la vittima abbia usato alcuna arma o si sia trovata in una situazione di pericolo tale da giustificare una reazione sproporzionata. Parimenti, la provocazione non ricorre quando il fatto ingiusto altrui, seppur possa aver determinato una reazione emotiva, non è tale da stimolare una reazione così aggressiva da mettere in pericolo la vita dell'interlocutore. La mancata disposizione di una perizia medico-legale non costituisce vizio di motivazione, essendo sufficiente la valutazione della documentazione clinica acquisita per accertare il serio stato di pericolo corso dalla vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M. - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1482/2011 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 14/12/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/04/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERA MARIA SEVERINA CAPRIOGLIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'Angelo Giovanni, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Con …

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