Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12133 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:12133SENT

Massima

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Il permesso di soggiorno per lavoro subordinato deve essere rinnovato quando il lavoratore straniero dimostri di avere un rapporto di lavoro stabile e regolarmente retribuito, nonché una dimora abituale, anche qualora non abbia risposto a una comunicazione amministrativa ai sensi dell'art. 10-bis della legge n. 241 del 1990, in quanto tale elemento non può essere considerato dirimente dell'assenza dei requisiti per il rinnovo, che devono essere valutati complessivamente sulla base della documentazione prodotta. L'amministrazione, in sede di riesame, deve verificare concretamente la sussistenza di tali requisiti, senza poter rigettare la domanda di rinnovo sulla base di meri indizi di irreperibilità dell'interessato.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/10/2019

N. 12133/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01697/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1697 del 2018, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Bucine 33;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, presso la sede della quale è domiciliato
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

- del decreto di rifiuto del rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato emesso dalla Que…

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