L'esercizio abusivo di attività di insegnamento e istruzione automobilistica, anche in via occasionale e non abituale, è sanzionabile ai sensi dell'art. 123, commi 11 e 11-bis, del Codice della Strada, in quanto la fattispecie di reato di cui all'art. 348 c.p. ha natura istantanea e non richiede necessariamente un'attività continuativa od organizzata. Pertanto, la revoca dell'abilitazione all'esercizio della professione di insegnante e istruttore di guida è legittima anche in presenza di un singolo episodio di esercizio abusivo, non essendo necessaria la prova di una condotta abituale o ripetuta nel tempo. Inoltre, il termine di 3 giorni concesso dall'Amministrazione per la comunicazione degli insegnanti ed istruttori in servizio presso le autoscuole del professionista non è irragionevole, in quanto la norma di riferimento (art. 8, comma 4, D.M. 317/1995) rimette alla discrezionalità dell'Amministrazione la concessione di un termine più ampio per la nomina di un supplente temporaneo, senza configurare un diritto in capo all'interessato. Infine, l'archiviazione del verbale di accertamento sanzionatorio redatto dalle Forze dell'Ordine incide esclusivamente sulla non debenza della sanzione pecuniaria, senza influire sulla legittimità dei provvedimenti amministrativi di competenza dell'Amministrazione regionale.