Il decorso del termine annuale previsto dall'art. 31, comma 2, c.p.a. per l'impugnazione del silenzio-rifiuto della pubblica amministrazione sull'istanza di rilascio di un titolo abilitativo edilizio non può essere interrotto dalla mera presentazione di una diffida ad adempiere, essendo necessaria la riproposizione della domanda originaria, debitamente aggiornata in relazione all'eventuale mutamento delle circostanze di fatto e di diritto. Pertanto, il ricorso avverso il silenzio-rifiuto, notificato oltre il termine annuale dalla scadenza del termine per la conclusione del procedimento, è inammissibile, non potendo la diffida sostituire la presentazione di una nuova istanza ai fini della decorrenza del termine di impugnazione. La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente, applicabile a casi analoghi e contiene le principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella sentenza, sviluppandoli su almeno 10 righe di lunghezza.