Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 720 del 2018

ECLI:IT:TARSA:2018:720SENT

Massima

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L'attività sanzionatoria della Pubblica Amministrazione concernente l'attività edilizia abusiva è connotata dal carattere vincolato e non discrezionale. Il giudizio di difformità dell'intervento edilizio rispetto al titolo abilitativo rilasciato, che costituisce il presupposto dell'irrogazione delle sanzioni, non è connotato da discrezionalità tecnica, ma integra un mero accertamento di fatto. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere abusive non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione. Non può ammettersi l'esistenza di alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può mai legittimare. L'ordinanza di demolizione di un manufatto abusivo può essere disposta in qualsiasi momento, in quanto si tratta di una misura a carattere reale piuttosto che di una vera e propria sanzione, e di illeciti permanenti cui si associano misure oggettive in rapporto alle quali non può essere utilmente invocato il principio di estraneità degli attuali proprietari alla relativa effettuazione. Il rilascio del certificato di abitabilità (o di agibilità) non preclude agli uffici comunali la possibilità di contestare successivamente la presenza di difformità rispetto al titolo edilizio, né costituisce rinuncia implicita a esigere il pagamento dell'oblazione per il caso di sanatoria. L'omessa impugnazione del diniego di sanatoria di opera edilizia abusivamente realizzata rende inammissibili le censure dedotte contro l'ingiunzione di demolizione, trattandosi di atto dovuto e vincolato rispetto al primo. Il dovere di esame delle memorie prodotte dall'interessato a seguito della comunicazione di avvio del procedimento non comporta la necessità di confutazione analitica delle allegazioni presentate, purché il provvedimento finale sia corredato da una motivazione che renda nella sostanza percepibili le ragioni del mancato adeguamento dell'azione amministrativa a quelle osservazioni.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/05/2018

N. 00720/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00516/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso, numero di registro generale 516 del 2017, proposto da
Donato Torricelli e Ada Santoro, rappresentati e difesi dagli Avv. Michele Clavelli e Raffaele Falce, elettivamente domiciliati, in Salerno, presso la Segreteria del T. A. R. Salerno, alla piazzetta San Tommaso d’Aquino, 3;

contro

Comune di Battipaglia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avv. Giuseppe Lullo, con domicilio eletto, in Salerno, presso la Segreteria del T. A. R. Salerno, alla piazzetta San Tommaso d’Aquino, 3;

per l’annullamento

- 1) del provvedimento, prot. 6138 del 26.01.2017 (n…

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