Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1766 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:1766SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: In presenza di una domanda di condono edilizio presentata dal privato, l'amministrazione comunale è tenuta a definire previamente tale istanza prima di adottare provvedimenti sanzionatori, come l'ordine di demolizione delle opere abusive. Ciò in quanto gli artt. 38 e 44 della legge n. 47/1985 prevedono la sospensione dei procedimenti amministrativi sanzionatori fino alla definizione del procedimento di condono, al fine di consentire il recupero dell'attività edilizia posta in essere in violazione delle norme urbanistiche. L'adozione di provvedimenti repressivi in pendenza della domanda di sanatoria è pertanto illegittima, in quanto incompatibile con la ratio della normativa sul condono, volta a favorire il recupero dell'abuso, e con i principi di lealtà, coerenza, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa, che impongono la previa definizione del procedimento di condono prima di assumere iniziative le cui finalità potrebbero essere vanificate dall'esito di tale iter. Ai sensi degli artt. 38 e 44 della legge n. 47/1985, in pendenza della domanda di sanatoria, è preclusa l'adozione di provvedimenti repressivi dell'abuso edilizio, atteso che nell'ipotesi di diniego della domanda di sanatoria, l'Amministrazione dovrà adottare nuova ingiunzione di demolizione, con fissazione di nuovi termini per la spontanea esecuzione.

Sentenza completa

N. 01054/1996
REG.RIC.

N. 01766/2012 REG.PROV.COLL.

N. 01054/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1054 del 1996, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Napoli, via Duomo, n. 266;

contro

Comune di Forio di Ischia, in persona del sindaco p.t., non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell’ordinanza sindacale n. 481 del 24 novembre 1995, notificata il successivo giorno 27 dello stesso mese, recante l’ordine di demolizione delle opere ivi indicate;

- di tutti gli atti preordinati, connessi e consequenziali, comunque lesivi degli interessi del ricorrente;

Visti il ricorso e i relativi …

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