Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26508 del 12 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:26508PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche ai sensi dell'art. 62-bis c.p., ha il compito di indicare le plausibili ragioni a sostegno del rigetto della relativa richiesta dell'imputato, attraverso un giudizio di fatto la cui motivazione è insindacabile in sede di legittimità, purché sia non contraddittoria e dia conto, anche richiamandoli, degli elementi, tra quelli indicati nell'art. 133 c.p., considerati preponderanti ai fini della concessione o dell'esclusione del beneficio. L'incensuratezza dell'imputato non è di per sé sufficiente a giustificare l'attribuzione delle circostanze attenuanti generiche, essendo necessario che il giudice valuti anche altri elementi, come la non esiguità del danno e del pregiudizio arrecato, nonché l'esistenza di debiti significativi, al fine di escludere o riconoscere la meritevolezza di un trattamento sanzionatorio più favorevole. Il giudice di legittimità non può riesaminare gli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata, né adottare nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti, essendo preclusa la rilettura degli elementi probatori e la rivalutazione delle risultanze processuali, salvo i casi di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/02/2019 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. BRANCACCIO MATILDE;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dr. DI LEO GIOVANNI che ha chiesto l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la decisione in epigrafe, la Corte d'Appello di Roma, in riforma della sentenza del Tribunale di Ve…

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