Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8261 del 29 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8261PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di minaccia grave, ai sensi dell'art. 612 cpv. c.p., sussiste quando l'agente, dopo aver abusato di sostanze alcoliche, minaccia reiteratamente la propria convivente alla presenza della figlia minore, anche provocandole un malore, integrando così una condotta aggressiva e intimidatoria che denota la sua pericolosità sociale. Tale reato è configurabile anche in presenza di una condotta di impugnazione di un coltello, in quanto idonea a ingenerare nella vittima un fondato timore per la propria incolumità. Il giudice di merito, nel valutare la gravità della minaccia e la personalità dell'imputato, può legittimamente riconoscere la recidiva, quale indice di reiterazione della condotta delittuosa, e negare le attenuanti generiche, in ragione dei precedenti penali e della obiettiva entità del fatto. Inoltre, la valutazione negativa della responsabilità dell'imputato giustifica il diniego della sospensione condizionale della pena, in quanto la prognosi sulla sua futura condotta risulta sfavorevole. Il principio del ne bis in idem non è violato quando il nuovo addebito di minaccia grave si riferisce a un fatto successivo e distinto rispetto a quelli già giudicati con precedente sentenza divenuta irrevocabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano del 4 febbraio 2014;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione del consigliere BRUNO ((omissis));
sentito il Procuratore Generale, in persona del Sostituto Procuratore FILIPPI Paola, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
sentito, altresi', l'avv. (OMISSIS), difensore d'ufficio, che, nell'interesse del ricorrente, si e' riportato al ricorso.
RITENU…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.