Il rilascio di nuovi provvedimenti di assegnazione di impianti pubblicitari, sia se nuovi perché in precedenza non assegnati, sia se nuovi a seguito di pronunce giurisdizionali di annullamento di precedenti provvedimenti, presuppone la piena ricorrenza di due requisiti: 1) Quanto alle modalità di selezione dell'operatore beneficiario della "concessione", l'assegnazione ex ante delle concessioni mediante gara, in quanto unico modello che garantisce la concorrenzialità. 2) Ex post, la conformità dei singoli siti da destinarsi a impianti pubblicitari rispetto a quanto previsto dal Piano Generale degli Impianti (P.G.I.) nonché dal codice della strada. L'attività di oscuramento degli impianti pubblicitari risulta legittima in quanto attività vincolata direttamente discendente, quale effetto conformativo, di una precedente sentenza giurisdizionale che ha annullato le precedenti autorizzazioni. In tal caso, il Comune non può che eseguire tale pronuncia mediante il ripristino dello status quo ante, non costituendo ciò una misura sanzionatoria ma un mero comportamento adempitivo di un giudicato. Pertanto, l'esercizio dell'attività di affissione pubblicitaria presuppone un valido titolo autorizzativo, che la ricorrente non detiene a seguito dell'annullamento delle precedenti autorizzazioni. Né la mera coincidenza del sito con il vigente P.G.I. è sufficiente a escludere l'applicazione degli effetti conformativi della sentenza, essendo necessario un valido titolo "concessorio" assegnato mediante gara.