Il ricorso amministrativo notificato presso la sede dell'amministrazione statale chiamata in giudizio e non presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'autorità giudiziaria innanzi alla quale è portata la causa, è inammissibile in osservanza del chiaro disposto degli artt. 11 L. n. 260 del 1959 e 10 L. n. 103 del 1979. Tale requisito di notifica è essenziale per la validità del ricorso, in quanto la notifica presso l'Avvocatura dello Stato costituisce un onere a carico del ricorrente finalizzato a garantire la conoscenza effettiva del giudizio da parte dell'amministrazione statale convenuta, assicurando così il rispetto del principio del contraddittorio e del diritto di difesa. La mancata osservanza di tale adempimento determina l'inammissibilità del ricorso, senza possibilità di sanatoria, in quanto trattasi di un vizio insanabile che inficia irrimediabilmente la validità dell'atto introduttivo del giudizio. Il Giudice amministrativo, pertanto, è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso notificato in modo difforme dalle prescrizioni di legge, senza poter entrare nel merito della controversia.