Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 11531 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:11531SENB

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'occupazione di suolo pubblico per l'esercizio di attività di somministrazione di alimenti e bevande è legittima e non può essere negata dall'amministrazione comunale quando la superficie richiesta non eccede la proiezione esterna del perimetro dell'edificio in cui è ubicato l'esercizio, compreso il muro perimetrale esterno e le pertinenze interne, anche se queste ultime non sono direttamente accessibili dall'area pubblica. L'amministrazione non può negare la concessione di suolo pubblico sulla base di una interpretazione restrittiva della nozione di "proiezione esterna dell'edificio", che deve invece essere intesa in senso ampio, ricomprendendo l'intero perimetro dello stabile, incluse le pertinenze interne non direttamente accessibili dall'area pubblica. Il diniego di concessione di suolo pubblico in tali casi viola il principio di proporzionalità e il diritto di iniziativa economica privata tutelato dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, nonché i principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa sanciti dalla Costituzione. L'amministrazione è tenuta a valutare con leale collaborazione le soluzioni prospettate dal privato, volte a ridurre l'occupazione entro i limiti della proiezione esterna dell'edificio, senza poter opporre un diniego fondato su un'interpretazione restrittiva di tale nozione.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/06/2024

N. 11531/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02895/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 2895 del 2024, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Harvest 33 S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Alfonso Torchia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, come da procura in atti;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato Francesca Romagnoli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove 21, come da procura in atti;

pe…

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