Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19731 del 8 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:19731PEN

Massima

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La remissione tacita di querela si configura quando il querelante, previamente e formalmente avvertito dal giudice che la sua assenza all'udienza dibattimentale sarà interpretata come fatto incompatibile con la volontà di persistere nella querela, non compare effettivamente all'udienza, dimostrando così il suo disinteresse per il processo. Tuttavia, tale presunzione può essere superata qualora emergano elementi che inducano a dubitare che l'inerzia e la perdurante assenza della parte offesa siano il frutto di una libera e consapevole scelta di disinteressarsi del procedimento, come la sua successiva comparizione all'udienza dibattimentale o la manifestazione di volontà di non rimettere la querela. In tali casi, la mancata comparizione non può essere interpretata come remissione tacita di querela, in quanto il comportamento omissivo non risulta incompatibile con la volontà di persistere nell'azione penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/05/2018 del GIUDICE DI PACE di MACERATA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. IRENE SCORDAMAGLIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento senza rinvio PER INTERVENUTA REMISSIONE TACITA DI Q…

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