Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8726 del 22 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8726PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La diffamazione aggravata sussiste quando l'espressione ritenuta offensiva, pur essendo indirizzata a una persona determinata, è stata diffusa a una pluralità di destinatari, anche attraverso la mera protocollazione dell'atto presso gli uffici competenti, in quanto tale attività, pur essendo prodromica, implica la potenziale conoscibilità del contenuto da parte di una pluralità di soggetti. Pertanto, la circostanza che l'espressione diffamatoria sia contenuta in un atto indirizzato a un singolo soggetto non esclude la configurabilità del reato di diffamazione aggravata, qualora l'atto sia stato reso conoscibile a una pluralità di destinatari, anche in via indiretta, attraverso la sua protocollazione. Il carattere "prodromico" dell'attività di protocollo non fa venir meno la pluralità dei destinatari dell'espressione ritenuta offensiva, non essendo necessaria la contestualità del recepimento delle offese in capo all'offeso e agli altri destinatari per la configurabilità del reato di diffamazione aggravata. Inoltre, la violazione dell'obbligo di dare lettura degli atti contenuti nel fascicolo per il dibattimento non costituisce causa di nullità della sentenza, non essendo specificamente sanzionata in tal senso dalla legge, né può dar luogo a inutilizzabilità, in quanto i vizi di un'attività che logicamente e cronologicamente precede quella della lettura o dell'indicazione non incidono sulla legittimità dell'acquisizione della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/10/2016 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;
uditi il Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. FIMIANI P., che ha concluso per il rigetto del ricorso, e, per l'imputato, l'avv. (OMISSIS), che ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con se…

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