Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8580 del 5 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:8580PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna per il reato continuato di ingiuria e minaccia è legittima quando è fondata sulle dichiarazioni della persona offesa, corroborate dalle testimonianze di terzi estranei al procedimento, e quando le argomentazioni difensive, come l'inverosimiglianza della passività della vittima o il collegamento con fatti pregressi, non risultano sufficientemente provate. Il giudice di merito può legittimamente disattendere la testimonianza di un soggetto legato all'imputato da vincoli di convivenza, in favore di quella di un testimone estraneo, motivando adeguatamente tale scelta. Inoltre, l'esclusione delle scriminanti della reciprocità delle offese e della provocazione è giustificata quando le espressioni ingiuriose e minacciose risultano connesse a un episodio specifico, privo di diretto collegamento con precedenti questioni tra le parti, e quando la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito, sulla base delle prove acquisite, non consente di ritenere provata la sussistenza di tali cause di giustificazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro Presidente del 30/11/2 -

Dott. BEVERE Antonio Consigliere SENTE -

Dott. VESSICHELLI Maria Consigliere N. 2 -

Dott. ZAZA Carlo rel. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo Consigliere N. 5974/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del Tribunale di Tolmezzo in data 20.5.2010;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Carlo Zaza;

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Elisabetta Cesqui, che ha concluso per il rigetto del…

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