Il provvedimento con cui il giudice dichiara la nullità del decreto di citazione a giudizio, ancorché adottato erroneamente, non è abnorme e pertanto non può essere oggetto di immediato ricorso per cassazione da parte del pubblico ministero, in quanto l'atto è comunque emanato nell'esercizio di un potere di cui l'organo decidente è legittimamente dotato e la decisione non si pone, per la sua anomalia o singolarità, al di fuori del sistema processuale. Inoltre, il pubblico ministero non ha il potere di impugnare autonomamente tale ordinanza, in assenza di una specifica previsione normativa che lo consenta. Ciò nonostante, il ricorso sarebbe comunque manifestamente infondato, in quanto l'avviso all'imputato, pur contenendo l'informativa sulla facoltà di richiedere accertamenti investigativi, risulta carente dell'ulteriore avviso relativo alla facoltà di rendere dichiarazioni ai sensi dell'art. 374 c.p.p., essenziale ai fini della validità della notifica ex art. 415-bis c.p.p.