Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8732 del 22 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:8732PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, ha il compito esclusivo di apprezzare il peso probatorio degli elementi indiziari e la loro idoneità a comporre un quadro indiziario solido e coerente, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, se non per vizi di motivazione consistenti nella violazione di specifiche norme di legge o in manifesta illogicità. Pertanto, il controllo di legittimità della Corte di Cassazione è circoscritto all'esame del contenuto dell'atto impugnato, al fine di verificare la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere ad una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Inoltre, l'aggravante speciale del metodo e della finalità mafiosa, di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991, può essere integrata anche in assenza di minacce esplicite, essendo sufficiente la dimostrazione di un contesto ambientale caratterizzato da un clima di omertà e di pressione mafiosa, idoneo a condizionare l'autonomia negoziale della persona offesa. Infine, la decisione del giudice di disporre un termine più lungo, fino a 45 giorni, per il deposito della motivazione dell'ordinanza cautelare, in conformità alla facoltà concessa dall'art. 309, comma 10, c.p.p., non è impugnabile, non essendo ipotizzabile alcuna nullità in proposito per il principio di tassatività delle nullità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) l'(OMISSIS);
avverso la ordinanza 20/5/2016 del Tribunale per il riesame di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GALLO Domenico;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato, l'avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.<…

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