Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23160 del 4 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23160PEN

Massima

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Il dipendente pubblico che simula una malattia inesistente per allontanarsi dal lavoro e partecipare ad attività personali, come un'asta giudiziaria, commette il reato di tentata truffa aggravata, in quanto la falsa attestazione dell'impossibilità di prestare l'attività lavorativa per l'intera giornata, benché non accompagnata da certificati medici, integra un artificio idoneo ad indurre in errore l'amministrazione, a prescindere dall'effettiva esistenza della malattia. Tale condotta, che lede il corretto funzionamento della pubblica amministrazione e ne discredita l'immagine, è punita con una pena detentiva e pecuniaria, la cui entità è determinata dal giudice sulla base della valutazione di tutti i criteri previsti dall'art. 133 c.p., senza che sia necessaria un'analitica esposizione di tali criteri. L'imputato che abbia chiesto il giudizio abbreviato "allo stato degli atti" non può pretendere la rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale in appello, se non per l'acquisizione di prove nuove, essendo rimessa al prudente apprezzamento del giudice la decisione di procedere o meno a tale rinnovazione sulla base della valutazione della sufficienza degli elementi probatori già acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

An. Gi. Ga. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano, sezione 4 penale, in data 22.3.2004;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dott. DAVIGO Piercamillo;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dott. DI POPOLO Angelo il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;

Udito il difensore Avv. ASTA Pietro, che ha …

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