Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12626 del 25 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:12626PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la prova dell'esistenza di lesioni personali, deve attenersi a criteri di rigorosa oggettività, senza lasciarsi influenzare da valutazioni soggettive o da elementi probatori contraddittori o insufficienti. Ove permanga un ragionevole dubbio sulla reale entità delle lesioni, in ossequio al principio di cui all'art. 530 c.p.p., il giudice deve pronunciare sentenza di assoluzione dell'imputato, non potendo fondare una pronuncia di condanna su una prova incerta o lacunosa. Inoltre, il giudice di appello, nel riesaminare la questione, non può introdurre nuovi profili fattuali non dedotti in sede di gravame, dovendo limitarsi a valutare gli elementi probatori già acquisiti e le argomentazioni svolte dalla parte in sede di impugnazione. Il principio di correlazione tra accusa e sentenza, infatti, impone al giudice di pronunciarsi esclusivamente sulle questioni effettivamente sottoposte al suo esame, senza poter riqualificare il fatto in assenza di una specifica richiesta di parte.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. GORJAN Serg - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
nei confronti di:
(OMISSIS), (ANCHE PCN) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 11/2007 TRIBUNALE di VICENZA, del 05/11/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/12/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GORJAN SERGIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ORSI Luigi che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
Il Tribunale di Vicenza,quale Giudice in sede di rinvio dal…

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