Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39882 del 5 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:39882PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La condanna per il reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui (art. 639 c.p.) può essere legittimamente fondata sulla prova testimoniale diretta dell'ufficiale di polizia giudiziaria che abbia personalmente constatato gli imputati nell'atto di realizzare le scritte su edifici, senza che sia necessaria l'acquisizione di ulteriori elementi probatori. La motivazione della sentenza che si basi su tale prova testimoniale diretta non può essere considerata illogica o insufficiente, in quanto la deposizione dell'ufficiale di polizia giudiziaria costituisce una valida e sufficiente fonte di prova per l'affermazione della responsabilità penale degli imputati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. ALMA Marco Mari - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1349/2014 TRIBUNALE di REGGIO EMILIA, del 29/12/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 04/06/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Viola Alfredo Pompeo che ha concluso per la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
(OMISSIS) e (OMISSIS), tramite il difensore ricorr…

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