Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34519 del 12 settembre 2024

ECLI:IT:CASS:2024:34519PEN

Massima

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Il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso, pur costituendo reato, può essere escluso dalla responsabilità penale qualora sia intervenuta la prescrizione del reato, in assenza di rilevanti fattori sospensivi. Il giudice, nel valutare la necessità di esaminare il corpo del reato, gode di un ampio potere discrezionale, potendo ritenere tale attività superflua ove ritenga di poter desumere le caratteristiche e la pertinenza degli strumenti alla condotta oggetto di imputazione da altre fonti probatorie, come le descrizioni testimoniali e la documentazione agli atti. Tuttavia, l'eventuale contraddittorietà della motivazione su tale aspetto procedurale non determina di per sé il vizio della sentenza, non incidendo sulla valutazione della responsabilità né sulla natura degli strumenti, qualora tali elementi siano comunque desumibili aliunde. In tali casi, la Corte di Cassazione, pur non potendo rimediare alla contraddittorietà della motivazione, può comunque procedere alla verifica di eventuali cause di estinzione del reato, come la prescrizione, che, ove accertata, comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da:

Dott. PELLEGRINO Andrea - Presidente

Dott. ALMA ((omissis)) - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. FLORIT Francesco - Relatore

Dott. MARRA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Pa.Ad., nato in R il (Omissis);
avverso la sentenza del 27/06/2023 della CORTE di APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO FLORIT;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore FULVIO BALDI che ha chiesto l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata;
ricorso trattato con contraddittorio scritto ex art.23 co.8 d. 1.137/20 e successive modifiche.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'impugnato provvedimento la Corte d'appello ha confermato la condanna dell&#…

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