Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18117 del 10 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:18117PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 è legittimo quando il valore dei beni in sequestro risulti sproporzionato rispetto alla capacità reddituale dichiarata dagli indagati, senza che sia necessario accertare la provenienza illecita dei beni stessi. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione di tale requisito, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza, non essendo sufficiente la mera contestazione del contenuto della motivazione. La declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione non preclude la possibilità di richiedere la revoca del sequestro, ove ne ricorrano i presupposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMESSO), N. IL (OMESSO);

2) (OMESSO), N. IL (OMESSO);

1) (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 17/2011 TRIB. LIBERTA' di TRANI, del 15/02/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CORTESE;

sentite le conclusioni del PG Dott. Volpe Giuseppe, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;

udito il difensore avv. Fusaro, che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

FATTO

Con provvedimento del…

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