Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17209 del 9 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:17209PEN

Massima

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Il giudice, nell'esercizio della propria funzione giurisdizionale, è tenuto a correggere gli errori materiali eventualmente presenti nella sentenza, al fine di assicurare la correttezza formale e sostanziale del provvedimento giudiziale. Tale correzione, disciplinata dall'art. 130 c.p.p., può essere disposta d'ufficio dalla Corte di Cassazione, anche in sede di camera di consiglio, al fine di rettificare imprecisioni o refusi che non incidono sul contenuto dispositivo e motivazionale della decisione, garantendo così il principio di legalità e la certezza del diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - rel. Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 25176/2011 CORTE DI CASSAZIONE di ROMA, del 09/03/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SEVERO CHIEFFI;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Vito D'Ambrosio che ha chiesto la correzione dell'errore materiale.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO

Vista la nota della Cancelleria di questa prima sezione penale con la quale si segnala che …

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