Il reato di falso ideologico commesso da un privato in atto pubblico, mediante la produzione di una procura speciale falsa per indurre il notaio a compiere un atto di vendita, è punibile ai sensi dell'art. 483 c.p. anche quando il fatto sia stato realizzato in concorso con il reato di falsità in scrittura privata di cui all'art. 482 c.p. La prescrizione del reato di falso ideologico in atto pubblico non matura finché non siano decorsi i termini previsti dall'art. 157 c.p., tenuto conto delle cause di sospensione del termine prescrizionale. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato di falso ideologico in atto pubblico, deve accertare che l'imputato abbia consapevolmente prodotto una procura speciale falsa al fine di indurre il notaio a compiere un atto di vendita, senza che rilevi la circostanza che il reato di falsità in scrittura privata sia stato realizzato in concorso. La condanna per il reato di falso ideologico in atto pubblico è pertanto legittima ove il giudice abbia accertato la sussistenza degli elementi costitutivi del reato, anche quando il fatto sia stato realizzato in concorso con il reato di falsità in scrittura privata.