Consiglio di Stato sentenza n. 5423 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:5423SENT

Massima

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L'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica presuppone la partecipazione a una regolare procedura concorsuale preceduta da apposito bando, in conformità alle norme di legge. L'occupazione abusiva di un alloggio di edilizia pubblica, al di fuori di qualsiasi procedimento amministrativo, non può dar luogo ad alcun valido rapporto tra l'ente proprietario o gestore dell'immobile e l'occupante, rendendo pertanto legittimo il provvedimento di rilascio intimato all'occupante abusivo. Il diritto sociale all'abitazione non può essere soddisfatto attraverso forme di autotutela o di occupazione arbitraria, ma deve avvenire nel quadro delle norme tipiche di uno Stato di diritto e senza scavalcare le situazioni di assegnatari già individuati in regolari pubbliche graduatorie. Pertanto, non possono essere consolidate situazioni ingeneratesi illegalmente, in quanto fonte di tensioni sociali e di diseducazione civile. La comunicazione dell'avvio del procedimento di rilascio da parte del gestore degli alloggi è sufficiente a consentire agli interessati l'esercizio della piena partecipazione procedimentale, indipendentemente dal fatto che il potere di emanare l'ordine di sgombero spetti all'amministrazione proprietaria. Infine, il pagamento di un corrispettivo, anche se commisurato alle condizioni economiche dell'occupante, non può sanare l'occupazione abusiva di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, in quanto la concessione di tali alloggi è un provvedimento autoritativo che deve seguire le forme predeterminate dalla legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/07/2019

N. 05423/2019REG.PROV.COLL.

N. 05734/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello numero di registro generale 5734 del 2010, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via F. Confalonieri, n.5;

contro

Comune di Milano, in persona del Sindaco
pro-tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, ((omissis)), n. 3;

nei confronti

((omissis)) S.p.A., non costituita in giudizio;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, S…

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