Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 19388 del 8 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:19388PEN

Massima

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Il giudice, nell'emettere una sentenza, è tenuto a verificare con diligenza l'esattezza dei dati e delle informazioni riportati nell'intestazione e nel corpo del provvedimento, al fine di assicurare la correttezza formale e sostanziale dello stesso. L'errore materiale, qualora riscontrato, deve essere prontamente corretto, anche d'ufficio, al fine di garantire la piena conformità del provvedimento giurisdizionale alla realtà processuale e alle effettive posizioni delle parti. Il principio di correttezza e di leale collaborazione impone al giudice di adoperarsi per eliminare ogni imprecisione o inesattezza, assicurando l'integrità e la veridicità del provvedimento emesso, a tutela del diritto di difesa e del principio del giusto processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. AN. n. il (OMESSO);

avverso SENTENZA del 18/06/2008 QUINTA SEZ. CORTE CASSAZIONE di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO Raffaello;

Sentito il Procuratore Generale, in persona del Dott. DELEHAYE Enrico, che ha chiesto procedersi alla correzione dell'errore materiale come richiesto dal ricorrente.

MOTIVI DELLA DECISIONE

All'udienza del 14 giugno 2008, questa sezione della Co…

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