Cassazione penale Sez. III sentenza n. 51205 del 30 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:51205PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito, nell'applicare una misura cautelare personale, ha il compito di valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e l'attualità delle esigenze cautelari, motivando adeguatamente il proprio provvedimento. Tale valutazione rientra nella sua esclusiva competenza e non può essere sindacata in sede di legittimità, se non per verificare la logicità e la congruenza della motivazione, senza poter procedere a una nuova valutazione degli elementi di fatto. Ai fini della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, è sufficiente l'emersione di elementi probatori idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza che sia necessario il rispetto dei più stringenti requisiti richiesti per il giudizio di merito. Parimenti, la risalenza temporale delle condotte contestate non esclude di per sé l'attualità del pericolo di reiterazione del reato, qualora non emergano elementi di ravvedimento o dissociazione dell'indagato dal contesto criminoso. Il giudice di merito può pertanto ritenere sussistenti le esigenze cautelari sulla base di una valutazione complessiva degli elementi indiziari, della gravità e modalità dei fatti, dell'appartenenza dell'indagato a un gruppo organizzato e della reiterazione di reati della stessa specie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FRANCO Amedeo - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - rel. Consigliere

Dott. MOCCI Mauro - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la ordinanza, in data 4/7/2015, del Tribunale Distrettuale del Riesame di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. DE MASI Oronzo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale Dott. FILIPPI Paola, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore della ricorrente, avv. (OMISSIS), in sostituzione d…

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