Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27263 del 19 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:27263PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di misure di prevenzione, alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 24 del 2019, le "categorie di delitto" legittimanti l'applicazione di una misura fondata sul giudizio di cd. pericolosità generica, ai sensi dell'art. 1, lett. b), del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, devono presentare il triplice requisito, da ancorare a precisi elementi di fatto, di cui il giudice di merito deve rendere adeguatamente conto in motivazione: per cui deve trattarsi di delitti commessi abitualmente, ossia in un significativo arco temporale, che abbiano effettivamente generato profitti in capo al proposto e che costituiscano, o abbiano costituito in una determinata epoca, l'unica, o quantomeno una rilevante, fonte di reddito per il medesimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. PACILLI G. A. R. - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 17/07/2018 della CORTE APPELLO di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MARIA DANIELA BORSELLINO;
lette le conclusioni del PROCURATORE GENERALE.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto impugnato la Corte di appello di Roma ha confermato il decreto emesso il 24 ottobre 2016 dal Tribunale di Roma con cui e' stata applicata a (OMISSIS) la misura di prevenzione d…

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