Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45643 del 26 novembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:45643PEN

Massima

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Il reato di riciclaggio di cui all'art. 648-bis c.p. è configurabile anche quando i proventi illeciti derivano da un'associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p., senza necessità di accertare i singoli reati-fine commessi dal sodalizio criminoso, in quanto l'associazione mafiosa stessa, attraverso l'utilizzo del metodo mafioso, è idonea a generare proventi di origine illecita, suscettibili di essere riciclati. L'aggravante di cui all'art. 7 D.L. n. 152/1991 è applicabile quando il reato, anche se non direttamente riconducibile all'associazione mafiosa, sia comunque finalizzato ad agevolare l'attività del sodalizio, a prescindere dal fatto che l'agente sia anche vittima di condotte estorsive o usurarie da parte del medesimo gruppo criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SESTA SEZIONE PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORGIO LATTANZI - Presidente -

Dott. FRANCESCO SERPICO - Consigliere -

Dott. FRANCESCO PAOLO GRAMENDOLA - Rel. Consigliere -

Dott. VINCENZO ROTUNDO - Consigliere -

Dott. DOMENICO CARCANO - Consigliere -

ha pronunciato la seguente

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Pa.Ma. N. IL (...)

avverso l'ordinanza n. 610/2009 Trib. Libertà di FIRENZE, del 29/05/2009

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO PAOLO GRAMENDOLA;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. ANGELO DI POPOLO, che ha chiesto l'inammissibilità del ricorso;

Osserva in:

FATTO E DIRITTO

Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Firenze, adito dall'indagato Pa.Ma. in sede di riesame a…

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