Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 5650 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:5650SENB

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione delle spese di giudizio. Il principio di diritto affermato è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, sopravvenuto nel corso del giudizio, determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalla fondatezza o meno delle ragioni dedotte, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, impedendo che il processo prosegua in assenza di un interesse concreto ed attuale della parte ricorrente. La massima giuridica che ne deriva è che il ricorso amministrativo deve essere dichiarato improcedibile qualora, nel corso del giudizio, venga meno l'interesse della parte ricorrente, con conseguente compensazione delle spese di lite tra le parti, in applicazione del principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo, a garanzia dell'effettività della tutela giurisdizionale. Tale principio trova applicazione indipendentemente dalla fondatezza o meno delle ragioni dedotte nel ricorso, essendo sufficiente l'accertamento della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente per determinare l'improcedibilità del ricorso e la compensazione delle spese di giudizio.

Sentenza completa

N. 00916/2011
REG.RIC.

N. 05650/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00916/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

con rito abbreviato ai sensi degli artt. 60 e 74 del codice del processo amministrativo, sul ricorso numero di registro generale 916 del 2011, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), e con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Roma, via delle Carrozze n. 3;

contro

il Ministero della Difesa, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato e presso gli uffici della medesima domiciliato ex lege in Roma, via dei Portoghesi 12;

per l'annullamento

del verbale degli accertamenti psico-fisici del 9.11.2010 del Ministero della Difesa con cui la Commissione medica per gli accertamen…

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