Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2186 del 19 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:2186PEN

Massima

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La pericolosità sociale qualificata dall'appartenenza ad associazione mafiosa, accertata con provvedimento definitivo, legittima l'applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza e la conseguente confisca dei beni, anche se formalmente intestati a terzi, qualora sussistano elementi oggettivi che comprovino la disponibilità effettiva di tali beni in capo al soggetto proposto. A tal fine, rilevano il vincolo familiare tra il proposto e i formali intestatari, l'ubicazione contigua e la gestione unitaria dei beni, l'assenza di titoli contrattuali che giustifichino il possesso, la presentazione di istanze di sanatoria edilizia da parte del proposto e dei suoi congiunti, nonché la mancata rivendicazione della proprietà da parte dei formali intestatari. In tali ipotesi, il regime applicabile all'intero bene è quello della quota di valore nettamente prevalente di provenienza illecita, in applicazione del principio di accessione invertita, a prescindere dalla possibilità economica del proposto di acquisire legittimamente il bene. La motivazione del provvedimento di confisca, pur non dovendo esaminare analiticamente tutti gli elementi di prova, deve comunque dare conto in modo logico e coerente della riconducibilità dei beni nella sfera di disponibilità del soggetto proposto, senza incorrere in vizi di manifesta illogicità o apparenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. BASSI A. - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 13/09/2019 della Corte d'appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BASSI Alessandra;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LORI Perla, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, la Corte d'appello di Palermo ha co…

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