Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il nesso di causalità tra la condotta violenta degli imputati, consistita in calci e pugni inflitti alla vittima, e le lesioni personali da questa riportate, consistenti nella frattura del mastoide coinvolgente l'orecchio e dello scafoide del polso destro, con malattia di durata superiore a quaranta giorni, può essere ritenuto sussistente sulla base di una valutazione complessiva degli elementi di prova, anche in assenza di evidenti segni di ecchimosi o contusioni, ove la perizia medico-legale abbia accertato in modo convincente il nesso eziologico tra l'aggressione e le lesioni, fornendo una plausibile spiegazione tecnica circa la mancata rilevazione immediata di tali segni. Il giudice di merito, nel valutare la responsabilità degli imputati, non è vincolato alla presenza di determinati segni esteriori delle lesioni, potendo fondare il proprio convincimento sull'insieme degli elementi probatori acquisiti, senza che ciò integri un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità.