Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 595 del 2019

ECLI:IT:TARVEN:2019:595SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria funzione di sindacato giurisdizionale sugli atti della Pubblica Amministrazione, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. Il potere di revoca di un provvedimento amministrativo, pur essendo connotato da ampia discrezionalità, deve essere esercitato nel rispetto dei presupposti di cui all'art. 21-quinquies della legge n. 241/1990, ovvero la sopravvenienza di motivi di interesse pubblico, il mutamento della situazione di fatto o una nuova valutazione dell'interesse pubblico originario. La motivazione della revoca deve esplicitare in modo profondo e convincente i contenuti della nuova valutazione dell'interesse pubblico e la sua prevalenza su quello del privato. 2. L'Amministrazione comunale, nell'esercizio della propria discrezionalità, può legittimamente disporre la revoca di concessioni di occupazione di suolo pubblico al fine di tutelare la vocazione di determinate aree del centro storico alla fruizione pubblica, al transito dei pedoni e alla salvaguardia del valore storico-architettonico, monumentale e paesaggistico-panoramico, anche attraverso il divieto di installazione di manufatti che ostacolino la visibilità di scorcio e d'insieme. 3. La deliberazione della Giunta comunale che stabilisce i criteri per il rilascio e il rinnovo delle concessioni di occupazione di suolo pubblico, demandando agli uffici comunali l'adozione dei conseguenti provvedimenti di revoca, costituisce un legittimo atto di indirizzo politico-amministrativo, senza contenuto dispositivo, che non richiede i pareri di regolarità tecnica e contabile previsti dall'art. 49 del TUEL. 4. L'Amministrazione comunale, nel disporre la revoca delle concessioni di occupazione di suolo pubblico, non è tenuta a considerare eventuali disparità di trattamento rispetto ad altri soggetti, in quanto la compromissione dei valori ambientali e paesaggistici riconducibile a preesistenti costruzioni non preclude, ma anzi richiede, l'adozione di ulteriori misure volte a non deturpare ulteriormente il contesto tutelato.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/05/2019

N. 00595/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01191/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1191 del 2017, proposto dal sig.
Marco Tiozzo Bastianello, rappresentato e difeso dagli avv.ti Alessandro Di Blasi e Pietro Penzo e con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Filippo Cazzagon, in Venezia-Mestre, p.zza Ferretto, n. 84

contro

Comune di Chioggia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv.ti Carmelo Papa e Debora Perini e con domicilio fissato presso gli indirizzi di “
P.E.C.
” elencati nella comparsa di costituzione

per l’annullamento,

previa sospensione dell’esecuzione,

- della deliberazione della Giunta Comunale di Chioggia…

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