Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2691 del 18 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:2691PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il possesso di beni provenienti da furto, in assenza di plausibili giustificazioni circa la loro provenienza, integra il reato di ricettazione, anche in mancanza di una confessione o di dichiarazioni dell'imputato, qualora le circostanze fattuali, come il ritrovamento degli oggetti presso l'abitazione dell'imputato o in sua disponibilità, unitamente ad altri elementi indiziari, consentano di ricostruire in modo logico e coerente la responsabilità per tale reato. Il giudice di merito, nel valutare la prova, può legittimamente desumere la consapevolezza della provenienza illecita dei beni dal complesso degli elementi di fatto, senza che ciò si traduca in una violazione del diritto di difesa o dei principi di presunzione di innocenza e di onere della prova a carico dell'accusa. La mancata giustificazione da parte dell'imputato circa la legittima provenienza dei beni in suo possesso, unitamente agli altri elementi probatori, consente di ritenere integrato il reato di ricettazione, senza che ciò comporti un'inversione dell'onere della prova. Il giudice di merito, nel valutare la prova, può legittimamente desumere la consapevolezza della provenienza illecita dei beni dal complesso degli elementi di fatto, senza che ciò si traduca in una violazione del diritto di difesa o dei principi di presunzione di innocenza e di onere della prova a carico dell'accusa. La mancata giustificazione da parte dell'imputato circa la legittima provenienza dei beni in suo possesso, unitamente agli altri elementi probatori, consente di ritenere integrato il reato di ricettazione, senza che ciò comporti un'inversione dell'onere della prova. Il reato di ricettazione può essere configurato anche in assenza di una confessione o di dichiarazioni dell'imputato, qualora le circostanze fattuali, come il ritrovamento degli oggetti presso l'abitazione dell'imputato o in sua disponibilità, unitamente ad altri elementi indiziari, consentano di ricostruire in modo logico e coerente la responsabilità per tale reato. Il giudice di merito, nel valutare la prova, può legittimamente desumere la consapevolezza della provenienza illecita dei beni dal complesso degli elementi di fatto, senza che ciò si traduca in una violazione del diritto di difesa o dei principi di presunzione di innocenza e di onere della prova a carico dell'accusa. La mancata giustificazione da parte dell'imputato circa la legittima provenienza dei beni in suo possesso, unitamente agli altri elementi probatori, consente di ritenere integrato il reato di ricettazione, senza che ciò comporti un'inversione dell'onere della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO ((omissis)) - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 780/2010 CORTE APPELLO di PALERMO, del 19/12/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/10/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MIRELLA CERVADORO;

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

<…
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.