Il potere di autotutela possessoria della pubblica amministrazione, previsto dall'art. 823, comma 2, del codice civile, può essere esercitato anche in relazione a beni patrimoniali pubblici, indisponibili o disponibili, quando risultino finalizzati all'attuazione di interessi pubblici. Tale potere può essere esercitato in qualsiasi tempo, in deroga agli ordinari principi in materia di tutela possessoria e ai termini perentori e alle modalità di esercizio delle ordinarie azioni a difesa del possesso, in quanto la norma speciale di cui all'art. 21, comma 3, del d.l. n. 244/1995, convertito nella l. n. 341/1995, come modificato dall'art. 15, comma 5, della l. n. 144/1999, consente alla regione di "procedere d'ufficio allo sgombero da persone e cose" delle aree ex art. 32 della l. n. 219/1981, revocate agli originari assegnatari, senza prevedere un termine entro cui tale potere debba essere esercitato. Pertanto, il mancato rispetto di tali termini e modalità non determina l'illegittimità del provvedimento di sgombero, in quanto la norma speciale deroga implicitamente agli ordinari principi in materia di tutela possessoria. Inoltre, il contratto di locazione stipulato dal detentore del bene pubblico può prevedere l'obbligo di quest'ultimo di lasciare libero il bene entro un determinato termine dalla richiesta del concedente, senza che ciò comporti la necessità di una nuova comunicazione di avvio del procedimento di sgombero, atteso che il detentore è già a conoscenza dell'intenzione dell'amministrazione di ottenere la restituzione del bene.