Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5961 del 2011

ECLI:IT:TARNA:2011:5961SENT

Massima

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Il principio di buona fede oggettiva impone all'amministrazione pubblica, nell'esercizio dei poteri autoritativi nei confronti dei cittadini e delle imprese, di verificare previamente la possibilità di superare eventuali lacune documentali, prima di adottare provvedimenti di chiusura di attività commerciali in corso da anni, valutando attentamente l'affidamento ingeneratosi in capo al privato in ragione di una pluralità di atti e comportamenti, anche riferibili alla stessa amministrazione, che ne avevano consentito la pacifica prosecuzione. L'amministrazione non può basare il provvedimento di chiusura sul mero dato formale della mancanza di un requisito, senza accertare previamente l'insuperabilità degli ostacoli oggettivi e soggettivi, e deve comunque motivare adeguatamente la prevalenza dell'interesse pubblico sulla tutela dell'affidamento del privato, specie quando l'attività risulta regolarmente svolta per un lungo periodo di tempo. Il principio di buona fede oggettiva impone all'amministrazione di agire con correttezza e lealtà nei confronti del cittadino, evitando di adottare provvedimenti di chiusura di attività commerciali sulla base di meri profili formali, senza aver previamente verificato la possibilità di superare le lacune documentali riscontrate e senza aver adeguatamente valutato l'affidamento ingeneratosi in capo al privato in ragione di una pluralità di atti e comportamenti, anche riferibili alla stessa amministrazione, che ne avevano consentito la pacifica prosecuzione per numerosi anni. L'amministrazione, prima di disporre la misura estrema della chiusura di un'attività commerciale in corso da anni, deve accertare e dimostrare non solo la mancanza di un requisito formale, ma anche l'insormontabilità di tale lacuna, per il difetto in concreto dei relativi presupposti e requisiti di legge, valutando attentamente l'affidamento ingeneratosi in capo al privato e motivando adeguatamente la prevalenza dell'interesse pubblico sulla tutela di tale affidamento, specie quando l'attività risulta regolarmente svolta per un lungo periodo di tempo. Il principio di buona fede oggettiva impone all'amministrazione di agire con correttezza e lealtà nei confronti del cittadino, evitando di adottare provvedimenti di chiusura di attività commerciali sulla base di meri profili formali, senza aver previamente verificato la possibilità di superare le lacune documentali riscontrate e senza aver adeguatamente valutato l'affidamento ingeneratosi in capo al privato in ragione di una pluralità di atti e comportamenti, anche riferibili alla stessa amministrazione, che ne avevano consentito la pacifica prosecuzione per numerosi anni.

Sentenza completa

N. 00451/2011
REG.RIC.

N. 05961/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00451/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 451 del 2011, proposto da:
società Montil s.a.s. di Donato Montillo & C., in persona del legale rapp.te p.t., sig. Donato Montillo, rappresentata e difesa dagli avv. Antonio Palma, Simona Scatola e Vincenzo Capuano, con domicilio eletto in Napoli, via G.le Orsini, 30;

contro

il Comune di Castellammare di Stabia, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avv. Donatangelo Cancello e Catello De Simone, con domicilio eletto in Castellammare di Stabia, Avvocatura municipale, via R. Raiola n. 44, pal. Di Nola (e pertanto
ex lege
in Napoli, presso la segreteria del T.A.R.);
l’Agenzia …

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