Tribunale Amministrativo Regionale Umbria - Perugia sentenza n. 344 del 2024

ECLI:IT:TARUMB:2024:344SENT

Massima

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Il vincolo di destinazione urbanistica imposto su un bene privato, che ne limiti in modo sostanziale e definitivo le facoltà di godimento e di disposizione, senza prevedere il trasferimento della proprietà entro termini stabiliti dalla legge, deve essere qualificato come "limitazione espropriativa" e non come mera misura conformativa, con la conseguente necessità di garantire al proprietario le tutele partecipative previste per i procedimenti espropriativi, tra cui la comunicazione di avvio del procedimento. L'omissione di tale comunicazione, ove non dimostri che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso, determina l'illegittimità dell'atto per violazione del principio del contraddittorio e del giusto procedimento. In tali ipotesi, il giudice amministrativo è tenuto ad annullare l'atto impugnato, salvo il potere/dovere dell'amministrazione di riedizione del procedimento nel rispetto delle garanzie partecipative.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/05/2024

N. 00344/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00441/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Umbria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 441 del 2021, proposto dal sig. ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Norcia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Regione Umbria, non costituita in giudizio;

nei confronti

Presidenza del Consiglio dei Ministri, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Perugia, via d…

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