Cassazione penale Sez. III sentenza n. 40327 del 11 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:40327PEN

Massima

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Il concorso anche in un solo reato-fine può integrare l'elemento oggettivo della partecipazione all'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, qualora le connotazioni della condotta dell'agente, consapevolmente servitosi dell'organizzazione per commettere il fatto, ne rivelino, secondo massime di comune esperienza, un ruolo specifico in funzione delle dinamiche operative e della crescita criminale dell'associazione. Ai fini della configurabilità del reato associativo, è sufficiente l'esistenza tra i singoli partecipi di una durevole comunanza di scopo, costituito dall'interesse ad immettere sostanza stupefacente sul mercato del consumo, non ostando alla costituzione del rapporto associativo la diversità degli scopi personali e degli utili che i singoli partecipi, fornitori ed acquirenti, si propongono di ottenere dallo svolgimento della complessiva attività criminale, sempre che si accerti che le condotte siano poste in essere con la consapevolezza dell'esistenza di risorse dell'organizzazione su cui contare, e con la coscienza e volontà di far parte del sodalizio e di contribuire, con la propria azione, al suo mantenimento. Il controllo di legittimità sulla motivazione del provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza si limita a verificare la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere a una nuova o diversa valutazione degli elementi indizianti o a un diverso esame degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza in data 24.7.2017 del Tribunale di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa Donatella Galterio;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza in data 24.7.2017 il Tribunale di Palermo, adito in sede di riesame, ha confermato, p…

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