Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 60 del 3 gennaio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:60PEN

Massima

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Il tentativo di reato si configura non solo con gli atti esecutivi veri e propri, ma anche con quegli atti preparatori che, pur non rientrando nella fase esecutiva, facciano fondatamente ritenere che l'agente abbia definitivamente approntato il piano criminoso in ogni dettaglio e abbia iniziato a darvi attuazione, essendo l'azione intrapresa dotata di significativa probabilità di conseguire l'obiettivo programmato, salvo il verificarsi di eventi non prevedibili indipendenti dalla volontà del reo. L'idoneità degli atti va valutata in concreto, in relazione alla possibilità che alla condotta consegua lo scopo che l'agente si propone, configurandosi un reato impossibile per inidoneità degli atti solo in presenza di un'inefficienza strutturale e strumentale del mezzo usato che sia assoluta e indipendente da cause estranee ed estrinseche, tale da rendere l'azione del tutto priva della capacità di attuare il proposito criminoso. La desistenza dal delitto, per essere rilevante, deve essere il frutto di una scelta volontaria dell'agente, non riconducibile a cause indipendenti dalla sua volontà o necessitata da fattori esterni. In tema di attenuanti generiche, l'obbligo di analitica motivazione qualifica la decisione circa la sussistenza delle condizioni per concederle, mentre non sussiste alcun onere di specifica giustificazione per la decisione opposta, rientrando la valutazione dei vari elementi rilevanti ai fini della dosimetria della pena nei poteri discrezionali del giudice, censurabile in cassazione solo quando sia frutto di mero arbitrio o di ragionamento illogico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI Francesco M. - Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4295/2018 del giorno 08/10/2018, della Corte di Appello di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere TANGA Antonio Leonardo;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Cardia Delia, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 19/05/2016 -resa all&#…

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