Il Protocollo d'intesa in materia di finanza locale, stipulato tra la Provincia Autonoma di Trento e il Consiglio delle Autonomie Locali, costituisce l'esito di un procedimento complesso, caratterizzato da decisioni finali di natura legislativa ma in cui confluiscono anche sub-procedimenti di natura non/pre-legislativa ma politico-pattizia, in attuazione dell'art. 81 dello Statuto speciale e delle relative norme di attuazione. Tale Protocollo, in particolare, ha la funzione di concordare previamente, con la rappresentanza unitaria dei comuni, i mezzi e gli strumenti di interesse per gli stessi enti locali, ivi comprese le modalità e i termini per l'esercizio in forma associata di determinate funzioni comunali, successivamente recepiti in disposizioni di legge provinciale. Ne consegue che il Comune non può contestare il Protocollo d'intesa, in quanto atto privo di autonoma efficacia lesiva, essendo il termine per l'avvio delle gestioni associate obbligatorie stabilito direttamente dalla legge provinciale, previo accordo con la rappresentanza unitaria dei comuni. Pertanto, il ricorso avverso il Protocollo d'intesa è dichiarato inammissibile per difetto di interesse, non potendo il Comune conseguire alcuna utilità diretta dall'annullamento o dalla dichiarazione di nullità dell'atto impugnato.